«Le storie iniziano, le storie finiscono». È una frase che uso spesso. Non la dico con tono rassegnato, né entusiasta. La dico come dato di fatto. Si chiamano storie, e in quanto tali devono prima o poi finire. Qualcuna dura un giorno solo come le farfalle, altre durano anni come una scritta sul muro, e altre ancora di più. L'auspicio è che tra tutte le nostre storie ce ne sia una che finisca con la nostra morte.
Così nella vita ci capita che un certo numero di storie finiscano, e dopo un po' ti domandi cosa fare di tutti quegli scatoloni. Qualcuno l'hai sigillato ermeticamente, e sai che non lo riaprirai più; qualcuno lo lasci soltanto socchiuso, sai che è lì e non si sa mai che un giorno... qualcun altro magari non riesci a chiuderlo, e ti sembra di non avere nemmeno la forza o il coraggio di nasconderlo in soffitta.
Così nella vita ci capita che un certo numero di storie finiscano, e dopo un po' ti domandi cosa fare di tutti quegli scatoloni. Qualcuno l'hai sigillato ermeticamente, e sai che non lo riaprirai più; qualcuno lo lasci soltanto socchiuso, sai che è lì e non si sa mai che un giorno... qualcun altro magari non riesci a chiuderlo, e ti sembra di non avere nemmeno la forza o il coraggio di nasconderlo in soffitta.
Dopo questa (splendida) introduzione, quello di cui volevo parlare riguarda la differenza con cui uomini e donne vivono l'ingombro di tutti i loro scatoloni. Questa differenza a mio avviso riflette le modalità profonde dei due sessi. Gli uomini sono dinamici, come i fiumi, e le donne sono statiche e cicliche, come il mare, verso cui tutti i fiumi scorrono. Gli uomini percorrono una strada, le donne abitano un luogo.
Un uomo in genere si porta appresso tutte le sue storie ammassate dentro il suo zaino; una donna invece le tiene ognuna in una stanza diversa della propria casa, stanze con le imposte chiuse e la luce spenta, in quanto ora ne abitano un'altra. (Ricordo, sono generalizzazioni spaventose, schematizzazioni schifosamente generali. Io sono tremendamente Chunk Up.)
Da questa considerazione, ogni altra che si può fare a riguardo discende di conseguenza.
Un uomo in genere si porta appresso tutte le sue storie ammassate dentro il suo zaino; una donna invece le tiene ognuna in una stanza diversa della propria casa, stanze con le imposte chiuse e la luce spenta, in quanto ora ne abitano un'altra. (Ricordo, sono generalizzazioni spaventose, schematizzazioni schifosamente generali. Io sono tremendamente Chunk Up.)
Da questa considerazione, ogni altra che si può fare a riguardo discende di conseguenza.