Ci sono solamente due forze che ci spingono ad agire: una forza che ci avvicina a ciò che vogliamo, e una che ci allontana da ciò che non vogliamo. La prima è l'amore, e la seconda è la paura. Si può scegliere di percorrere una via per amore, o si può scegliere di non prenderla per paura. Non ci sono alternative.
E la ragione?, si può chiedere. La ragione non è una forza, tantomeno contrapposta all'amore (come troppo spesso si sente dire). La ragione è solo l'arbitro del tiro alla fune tra amore e paura, e ad essa spetta il compito di scegliere quale dei due è più forte, oppure quale dei due far vincere.
Chi sceglie di non percorrere una via sceglie per paura, chi invece sceglie di percorrere una via sceglie per amore. E se vogliamo che in noi domini l'amore piuttosto che la paura, dovremmo sempre scegliere di percorrere una qualche via, piuttosto di non percorrere un'altra.
Commento ad una frase di Carlos Castaneda:
A questo proposito mi sono imbattuto di recente in questa frase:
È vero, non c'è nessun affronto ad abbandonare una via. È proprio questo il punto. Abbandonare una via è sempre una fuga, se non scegliamo di prendere al suo posto un'altra via migliore. L'unico affronto è quello verso noi stessi, dimostrandoci deboli e codardi.
Non esistono vie con un cuore e vie senza un cuore. Ci sono le vie e basta, e siamo noi a scegliere. Siamo come barchette in mezzo al mare, con un certo numero di rotte che possiamo prendere. Le rotte sono solo linee sulla mappa; sono solo acqua da cavalcare. Il cuore ce lo abbiamo noi, ed è questo a stabilire se una via serve a qualcosa o meno.
La domanda che ci si deve porre è piuttosto questa: «Ho il cuore di percorrere questa via?». Se non ce l'hai allora non prenderla. Va bene, non c'è niente di male. Ma non dare la colpa alla strada: hai scelto di abbandonarla solo ed unicamente per una tua paura.
E la ragione?, si può chiedere. La ragione non è una forza, tantomeno contrapposta all'amore (come troppo spesso si sente dire). La ragione è solo l'arbitro del tiro alla fune tra amore e paura, e ad essa spetta il compito di scegliere quale dei due è più forte, oppure quale dei due far vincere.
Chi sceglie di non percorrere una via sceglie per paura, chi invece sceglie di percorrere una via sceglie per amore. E se vogliamo che in noi domini l'amore piuttosto che la paura, dovremmo sempre scegliere di percorrere una qualche via, piuttosto di non percorrere un'altra.
Commento ad una frase di Carlos Castaneda:
A questo proposito mi sono imbattuto di recente in questa frase:
Ora, io spero che il famoso scrittore non me ne voglia, se non altro per l'amore che nutro per la letteratura sudamericana: ma io penso che siano tutte minchiate.«Qualsiasi via è solo una via e non c'è nessun affronto nell'abbondonarla, se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare. Esamina ogni via. Quindi poni a te stesso una domanda: Questa via ha un cuore? Se non lo ha non serve a niente».
È vero, non c'è nessun affronto ad abbandonare una via. È proprio questo il punto. Abbandonare una via è sempre una fuga, se non scegliamo di prendere al suo posto un'altra via migliore. L'unico affronto è quello verso noi stessi, dimostrandoci deboli e codardi.
Non esistono vie con un cuore e vie senza un cuore. Ci sono le vie e basta, e siamo noi a scegliere. Siamo come barchette in mezzo al mare, con un certo numero di rotte che possiamo prendere. Le rotte sono solo linee sulla mappa; sono solo acqua da cavalcare. Il cuore ce lo abbiamo noi, ed è questo a stabilire se una via serve a qualcosa o meno.
La domanda che ci si deve porre è piuttosto questa: «Ho il cuore di percorrere questa via?». Se non ce l'hai allora non prenderla. Va bene, non c'è niente di male. Ma non dare la colpa alla strada: hai scelto di abbandonarla solo ed unicamente per una tua paura.
Filippo, lo sai, te l'ho detto molte volte. Ma qui te lo meriti proprio: sei un grande. La frase «Ho il cuore di percorrere questa via?» mi ha veramente colpito. Penso che la risposta a questa domanda sia la chiave della vita: chi sa rispondervi, sa vivere.
RispondiEliminaTi ringrazio Deenee, i tuoi complimenti mi onorano.
RispondiEliminaSono fermamente convinto che la vita sia un dono, e il modo peggiore di usarlo è mancandole di rispetto usandola come scudo o paravento per evitarne un'altra.
Naturalmente ti auguro di trovare sempre la risposta a quella domanda.