lunedì 15 dicembre 2008

La regola-base operativa dell'empatia


«Il dilemma rappresenta
l'equilibrio delle forze in campo...»
Giorgio Gaber, Il dilemma

Ogni persona ha un conflitto dominante. E ogni conflitto è generato da un trauma, più o meno forte d'intensità e più o meno lontano nel tempo.
Comprendere questo conflitto, e il trauma che l'ha generato, significa possedere la chiave per accedere ad una persona. Perché ognuno, più o meno consapevolmente, cerca in maniera disperata qualcosa che smorzi o spenga i propri conflitti. Niente come questo è in grado di far sentire amata una persona.
Questo sarà quindi, in linea del tutto generale, il compito operativo di una persona empatica.

3 commenti:

  1. Sbaglio o ti stai dedicando alla psicologia? Un astroanalista... grande!

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  2. Sì mi sto acculturando più o meno da qui.
    Volevo iniziare questo blog di appunti sistemando le cose base, quelle per cui «tutto il resto scende di conseguenza».

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  3. Davide, mi sono accorto di non aver risposto bene alla tua domanda.
    A volte uso termini presi in prestito dalla psicologia («conflitto»,«trauma»,...), ma non sto studiando psicologia. Non so nemmeno cosa possa pensare uno psicologo leggendo questi post (ma immagino sia come per me leggere un trattato di astrologia). Io non me ne intendo di psicologia più di chiunque altro che per curiosità si sia studiato qualche libro.
    In realtà io osservo le persone. Nei film, nei libri, alla fermata del bus, nel bus, in un locale, al supermercato, ad una festa... insomma, dovunque. E nel frattempo leggo tante cose che hanno scritto psicologi, neurologi, sociologi, scienziati delle merendine come te, pubblicitari, e quant'altro mi capiti sotto tiro.
    Mi piacerebbe studiare seriamente psicologia, ma per ora non faccio altro che studiare le persone «sul campo», per così dire.

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