mercoledì 15 aprile 2009

Sull'intervento in sistemi sociodinamici / 2


Nel post precedente abbiamo detto, in sostanza e ad esempio, che se una persona ne odia un'altra è praticamente impossibile convincerla ad amarla, conviene piuttosto cambiare il significato di questo odio facendo appello ai motivi che l'hanno causato.

Prendiamo l'esempio di Adalgiso, felicemente fidanzato con Bernardina e amico di Ciccisbea. Il problema è che Bernardina è gelosa di Adalgiso perché passa molto tempo con Ciccisbea che è molto più figa di Bernardina. Il fatto è che Ciccisbea è una lavapiatti mentre Bernardina ha recentemente vinto il Premio Nobel per la Medicina, e per questo Adalgiso sta con lei e non con Ciccisbea.
Ora, la struttura del sistema è questa. Possiamo fare le seguenti considerazioni.
  1. La struttura del sistema vede Adalgiso come elemento centrale. Pertanto Adalgiso, se vorrà risolvere la seccatura, dovrà impostare il discorso non su un puro confronto tra Bernardina e Ciccisbea, ma dovrà mettersi al centro quasi come un arbitro.
  2. Notate che tra Bernardina e Ciccisbea non ho scritto «gelosia» ma «invidia», perché è ovvio che la gelosia non è altro che invidia proiettata. Lei è migliore di Ciccisbea, ma invidia la sua bellezza. Il problema è solo questo. Pertanto sarà inutile che Adalgiso faccia a Bernardina un discorso del tipo «Ma tu hai il Premio Nobel e lei è una lavapiatti», perché il problema di Bernardina non risiede qui ma nella superiore bellezza di Ciccisbea. Qui dovrà agire Adalgiso, facendo in modo non che questo sentimento cambi (è impossibile, Ciccisbea è più bella di Bernardina e anche se Adalgiso dicesse il contrario lei non gli crederebbe), ma sfruttandolo a proprio vantaggio.
  3. È inattivo l'elemento del Premio Nobel, ovvero la superiorità intellettuale e umana di Bernardina. Chiaramente, se Adalgiso vuole ottenere qualcosa, sarà bene che lo faccia diventare attivo, visto che è il punto di forza di Bernardina.
In base ai punti sopra, Adalgiso decide di fare a Bernardina questo discorso (tra parentesi quadre è indicato il punto a cui di volta in volta si sta facendo appello):
«Cara Bernardina, capisco come ti senti. Ma vedi, il parametro con cui io [1] valuto una persona non è la bellezza. Io giudico il valore di una persona in base alla sua forza [2]. Ciccisbea è una brava persona e io per questo [1] le voglio bene, non certo perché è bella [2]. A volte mi sembra che lei abbia bisogno di ostentare la sua bellezza perché si sente insicura di sé, perché non ha altre qualità da mostrare [3]. E sinceramente un po' la compatisco per questo [1], mi dispiace per lei. Tu invece non hai bisogno di mostrare nulla [2], perché quello che sei è così bello che io [1] posso solo rimanere incantato [3]».
Visto? Adalgiso non ha provato minimamente a spegnere l'invidia, ma a trasformarla in un'arma «contro» Ciccisbea. Bernardina continuerà a percepirsi meno bella di Ciccisbea, ma ora vedrà questa cosa come un suo punto di forza; questo punto di forza valorizzerà il suo recente viaggio a Stoccolma, che Ciccisbea non ha nel curriculum, e che prima Bernardina non considerava nel suo confronto con Ciccisbea.
Direi che un lavoro migliore Adalgiso non poteva farlo.

4 commenti:

  1. Sociodinamica? Come credi che possa vivere una persona che si chiama Adalgiso, Ciccisbea o Bernardina?

    RispondiElimina
  2. Era per fare A, B e C. Per fortuna sono solo persone fittizie.

    RispondiElimina
  3. certo che vivere portandosi appresso nomi come codesti può essere solo difficile. chiaro che poi si creano problemi di sociodinamica. se fossero stati andrea, barbara e chiara, molto più semplice la vita (comunque sì, adalgiso ha fatto un gran bel lavoro. il ragazzo farà strada! consiglio la politica, oppure la carriera forense, oppure la vendita di edge funds).

    RispondiElimina
  4. la parola di verifica precedente era: beaked. sono stata beccata! ahi!

    RispondiElimina