martedì 9 giugno 2009

Principio zero del rapporto uomo-donna


Sicuramente nel post precedente ero troppo preso dal discorso sugli ex per accorgermi di aver sottovalutato una cosa che ho scritto. Ho parlato di uomini come fiumi e donne come mari per mettere una pietra di volta sul discorso degli ex; quando in realtà, pensandoci bene, mi sento di credere invece che quello può essere il concetto-base di ogni considerazione sul rapporto uomo-donna. Riscrivo quindi:
«Gli uomini sono dinamici, come i fiumi, e le donne sono statiche e cicliche, come il mare, verso cui tutti i fiumi scorrono. Gli uomini percorrono una strada, le donne abitano un luogo».
Questo concetto definisce che cos'è un uomo rispetto a una donna, e viceversa.

10 commenti:

  1. bravo sono d'accordo. per questo le donne pensano tanto a un nido da arredare e dove rifugiarsi mentre gli uomini sono protesi verso il prossimo scatto di carriera (Alka non legge il tuo blog, mi sa...)

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  2. senti, ma donne=laghi non è meglio? i fiumi partono anche dai laghi. oppure non ho capito nulla.

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  3. Aidi, male, molto male. Tutti dovrebbero leggere il mio blog :)

    Sushi, è vero che gli uomini tecnicamente escono dalle donne. Ma è ancora più vero che gli uomini tendono alle donne (più di quanto non valga in viceversa); e ogni fiume tende ad un qualche mare. E poi i mari sono ciclici (vd. maree), i laghi no.

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  4. Tutto ciò non fa una piega.
    Inoltre, mi ha anche messo sete.

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  5. Già, anche a me Dee. Direi di darci giù di spritz allora.

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  6. Quindi hanno ben ragione i francesi a dire la mer.

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  7. Ottima osservazione, Dav. Sì sì, «mare» è femminile, c'è poco da fare.
    In un mio post molto noioso, che risale a circa tre anni fa, scrivo: «È inaccettabile, secondo me, che le parole "mare" e "sangue", come pure "Dio", vadano declinate al maschile».
    (E infatti in quello stesso post, còlto dall'impeto letterario, ardisco addirittura di scrivere «la mare» e «la sangue».)

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