mercoledì 7 gennaio 2009

Definizione sociodinamica di felicità


«And in the end
the love you take
is equal to the love
you make»
The Beatles, The end

Il calore che sentiamo sotto le coperte è quello che noi stessi abbiamo dato alle coperte e che queste ci "restituiscono".
Allo stesso modo, definito «amore» qualsiasi sentimento atto a fare del bene al prossimo, la felicità è l'amore che si dà empaticamente agli altri e che dagli altri, prima o poi, torna indietro.
In termodinamica uno scambio spontaneo di calore produce un aumento di entropia nell'intero sistema; in sociodinamica uno scambio empatico d'amore produce un aumento di felicità nell'intero gruppo.

2 commenti:

  1. Le coperte non restituiscono calore: non essendo in grado di generarne (a meno di scaldasonno) né di conservarlo, esse assorbono il calore in maniera continua. Il calore che viene fornito ad esse non è uguale al calore che esse potrebbero ritornare. Si può parlare, in termodinamica, di sistema aperto. La felicità, o amore, che viene fornito a terzi invece si colloca in un sistema chiuso, in quanto torna indietro (stessa intensità, modulazioni diverse): si parla quindi, in sociodinamica, di sistema chiuso. Se ne evince, quindi, che la dimostrazione della felicità/amore donata è uguale alla comprensione della felicità/amore ricevuta. Vi è quindi un aumento di entropia/felicità quando, all'interno dello stesso sistema, ogni elemento è in grado di fornire "calore" (condizione necessaria per la non dispersione).

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  2. Non ho capito se mi stai dando ragione o no... :)
    Le coperte fanno effetto serra, impediscono che il calore si disperda. Con le persone è uguale: l'amore che ci danno impedisce al nostro di disperdersi per il cosmo (e quindi di essere soli). Per farlo però devono essere in grado di dare o restituire amore. Chi non lo riesce a fare rimane solo come in un vicolo cieco - peggio per lui.

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