«And in the end
the love you take
is equal to the love
you make»
you make»
The Beatles, The end
Il calore che sentiamo sotto le coperte è quello che noi stessi abbiamo dato alle coperte e che queste ci "restituiscono".
Allo stesso modo, definito «amore» qualsiasi sentimento atto a fare del bene al prossimo, la felicità è l'amore che si dà empaticamente agli altri e che dagli altri, prima o poi, torna indietro.
In termodinamica uno scambio spontaneo di calore produce un aumento di entropia nell'intero sistema; in sociodinamica uno scambio empatico d'amore produce un aumento di felicità nell'intero gruppo.
Le coperte non restituiscono calore: non essendo in grado di generarne (a meno di scaldasonno) né di conservarlo, esse assorbono il calore in maniera continua. Il calore che viene fornito ad esse non è uguale al calore che esse potrebbero ritornare. Si può parlare, in termodinamica, di sistema aperto. La felicità, o amore, che viene fornito a terzi invece si colloca in un sistema chiuso, in quanto torna indietro (stessa intensità, modulazioni diverse): si parla quindi, in sociodinamica, di sistema chiuso. Se ne evince, quindi, che la dimostrazione della felicità/amore donata è uguale alla comprensione della felicità/amore ricevuta. Vi è quindi un aumento di entropia/felicità quando, all'interno dello stesso sistema, ogni elemento è in grado di fornire "calore" (condizione necessaria per la non dispersione).
RispondiEliminaNon ho capito se mi stai dando ragione o no... :)
RispondiEliminaLe coperte fanno effetto serra, impediscono che il calore si disperda. Con le persone è uguale: l'amore che ci danno impedisce al nostro di disperdersi per il cosmo (e quindi di essere soli). Per farlo però devono essere in grado di dare o restituire amore. Chi non lo riesce a fare rimane solo come in un vicolo cieco - peggio per lui.